Spesso si ripete un certo schema: quando un’idea nasce con una visione chiara, una buona gestione, risorse adeguate e professionalità, il benessere degli attori coinvolti si mantiene. Tuttavia, quando si cresce oltre una certa soglia, tutto cambia.
Forse la capacità dell’essere umano di governare la complessità è limitata, oppure è il naturale processo di espansione che porta a una frammentazione della visione originaria. Crescendo, un sistema incorpora nuovi aspetti, spesso distanti tra loro, rendendo difficile mantenere un’armonia.
Molte persone desiderano una vita tranquilla. Possono reagire con forza a piccole questioni quotidiane, ma evitano di impegnarsi in battaglie che percepiscono come lontane e irraggiungibili. Ideali schiacciati dal tempo e sacrifici vanificati dalla realtà portano a un senso di impotenza. Il quotidiano è già abbastanza impegnativo.
In questo scenario, subentrano altri fattori: la mania di grandezza, la cupidigia, la competizione sfrenata. Tutti elementi che spesso determinano il declino di realtà nate con intenti nobili. Pensiamo alle piccole attività produttive a gestione familiare, un tempo simbolo di qualità e cura, che si trovano oggi a combattere con un mercato orientato al consumo rapido, alla logica del “tutto subito e al prezzo più basso”. Alcune riescono a mantenere i propri valori nonostante la crescita, ma sono eccezioni.
Aumentando la complessità, un sistema trova sempre più spazi in cui incepparsi, fino a perdere di vista la propria missione. Oggi siamo bombardati da messaggi che ci spingono all’efficienza, alla competizione, al raggiungimento di obiettivi e risultati sempre maggiori. Parallelamente, ci viene richiesto di essere etici, sostenibili, inclusivi. Ma spinti troppo da ideologie o troppo dall’idea del risultato, viene trascurato il come e spesso tutto si riduce a numeri e titoli che non riflettono realmente la salute del sistema.
Un sistema complesso, se cresce senza un equilibrio regolato e condiviso, finisce per smarrire il proprio scopo. Numeri e titoli svuotati di significato diventano l’unico metro di valutazione, e ogni tentativo di recuperare l’armonia diventa vano.
Il Parallelo con il Corpo Umano
Cosa accadrebbe se ogni organo del nostro corpo si dimenticasse della propria funzione? Ogni organo è indipendente e, allo stesso tempo, essenziale per l’insieme. Lo stesso vale per le imprese, le associazioni, le nazioni. Ogni elemento ha un ruolo e un’interazione con gli altri. Quando questa interazione si spezza, il sistema si ammala.
In un certo senso, imprese, associazioni e paesi sono come le parti di un corpo umano: ci sono organi molto diversi tra loro, altri quasi gemelli o molto simili. Ogni parte e organo è a sua volta composto da tante componenti con specializzazioni simili, e allo stesso tempo ognuna è una singolarità, proprio come le persone.
Per questo motivo, osservando il sistema complesso, ci si può sentire in minoranza, diversi. Ed è normale. Ogni cellula, ogni persona è parte di un insieme, che sia ampio e diffuso o esclusivo e contenuto. Affinché tutto continui a funzionare al meglio, è essenziale trovare le modalità giuste per interagire e non perdere di vista lo scopo profondo. Importante è anche riuscire a capire quando qualcosa, seppur preziosa, può trovare spazio e risonanza solo in un ambito contenuto.
Che si tratti di piccole, medie o grandi realtà, ciò che conta è costruire basi solide e flessibili, con una visione condivisa, in cui ogni elemento si senta parte di un tutto e abbia la possibilità di dare il proprio contributo. È solo attraverso la consapevolezza e il rispetto dei valori e lo scopo che si è dato che un sistema può crescere senza perdersi.
Come possiamo favorire una crescita equilibrata senza perdere i valori?
Si tratta forse di prendere atto che coesistono tante forme piccole, medie e grandi di realtà molto diverse e per garantire la salute di ciascuna e dell’insieme occorre uno sforzo comune, contemporaneamente indipendente, nella direzione di nuovi stili di vita più ‘sani’?
Alcuni punti chiave che potrebbero aiutare a capire quanto ci si è allontanati dai propri scopi e valori e come interagire con l’esterno:
- Consapevolezza continua
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- Ogni sistema, che sia un’impresa, un’associazione, una persona, dovrebbe avere momenti di riflessione costante sulla propria identità e sui propri valori.
- Non basta definirli all’inizio: serve monitorarli nel tempo e chiedersi periodicamente se sono ancora presenti nelle azioni quotidiane.
- Adattabilità senza compromessi
- Crescere richiede flessibilità, ma senza sacrificare l’essenza di ciò che si è. Serve trovare modi per innovare restando fedeli ai propri principi.
- Questo significa non lasciarsi travolgere dalle logiche esterne o dalla competizione se vanno contro i valori fondamentali.
- Condivisione e partecipazione
- Un sistema complesso funziona se chi ne fa parte si sente coinvolto. Se i valori sono condivisi e le persone hanno voce, è più difficile che si disperdano nel tempo.
- Creare spazi di dialogo e confronto aiuta a mantenere saldo il senso di appartenenza e di scopo comune.
E tu, nel tuo ambito, come mantieni viva la consapevolezza e i valori nelle tue scelte quotidiane?
Ancora più importante: il tuo stile di vita risponde alle esigenze del tuo benessere? Quali messaggi ti sta dando il tuo corpo?