Cari lettori e care lettrici,
Mentre riflettevo su un futuro in cui non mi occuperò più di questo sito, mi sono chiesta cosa condividere con voi questa mattina. Sia chi è attento ai cambiamenti sottili che chi osserva le dinamiche sociali avrà forse notato una sensazione di passaggio, con una serie di eventi che sembrano accelerare il loro corso.
Alcuni interpretano questo momento come una fase di grande purificazione, durante la quale molte cose negative, che siano relazioni tossiche, malattie, credenze limitanti o altro, si manifestano apparentemente all’improvviso o almeno con grande rapidità. Personalmente, ritengo che ogni momento possa essere un’occasione di trasformazione, anche se in alcuni ci sono energie di maggiore resistenza e altre di accompagnamento e supporto. È come se la vita offrisse costantemente possibilità di cambiamento, e spesso dipende da come interpretiamo e gestiamo le energie presenti in quel determinato momento.
Se avete partecipato all’esercizio proposto nel mio ultimo post, mi chiedo cosa sia emerso specificamente per voi. Avete lavorato su una malattia, vostra o di un vostro caro? Un lutto che ancora si fa sentire? Una malattia che sta sfidando tutte le vostre risorse?
Spesso sono situazioni difficili che attirano la nostra attenzione; per esempio, da quando avete iniziato a leggere questo articolo immagino che la maggior parte di voi non fosse consapevole del proprio mignolo, o di un’altra parte del corpo, a meno che avesse un dolorino che si stesse facendo sentire.
Se quindi il tema rientra in un bisogno di portare ulteriore cura e benessere a un aspetto che vi provoca sofferenza vi invito a proseguire nel viaggio.
Accettare e Comprendere – Consapevolezza e “Sincronia”
Durante il lavoro con la candela, una meditazione, una mindfulness, o un qualunque diverso lavoro abbiate fatto o sceglierete di fare nei prossimi giorni il primo passo contempla l’essere presente nel qui e ora ed eventualmente accettare ciò che ci si presenta. Questo non significa arrendersi, ma abbracciare la situazione con compassione e darsi la possibilità di interagire con la realtà e non qualcosa che ci raccontiamo.
Il tema che è emerso è per esempio una malattia o una paura? Chiedetevi da dove viene, quali sono le radici più profonde?
Se lo desiderate potete tenere un diario (mi raccomando con penna e carta) da rileggere per osservare anche in altro modo l’evoluzione delle vostre consapevolezze.
Sviluppare Connessioni e Supporto Emotivo – ‘Punti di forza’
Non siamo esseri isolati e la connessione con gli altri è un elemento cruciale per il benessere olistico. Parlate con amici fidati, familiari, considerate l’idea di unirvi a gruppi di supporto. Condividere le vostre esperienze può alleviare il peso emotivo e creare un ambiente di sostegno. Quando si è in difficoltà, inoltre, spesso ci si dimentica delle proprie risorse o si crede di non possederle più, un amico può aiutare anche a ricordare le tante sfide già superate grazie alle proprie capacità.
Nutrire i ‘corpi’ con Alimenti sani e un buon ambiente – Vitalità ed “Energia”
Una dieta equilibrata ed appropriata è essenziale per sostenere il corpo durante il processo di guarigione e per mantenere le cellule vitali piu’ a lungo. Anche spirito-mente ed emozioni, tuttavia, hanno bisogno di un sano nutrimento per cui occhio ai pensieri, alle letture e agli ambienti che si frequentano. Cerchiamo di offrire agli altri e a noi stessi buone frequenze.
Praticare la Consapevolezza e la Meditazione in movimento – ‘Ritmo’
Ogni aspetto e’ in relazione con l’altro. Un corpo meno teso porta una mente sgombra, una mente sgombra limita emozioni confuse, emozioni equilibrate aiutano il corpo a trovare un maggior benessere e così via. Praticare la consapevolezza e la meditazione in movimento (ricordatevi che camminare e’ movimento) può aiutare a ridurre lo stress e trovare una sensazione di calma interiore, lasciando andare le tensioni. A volte situazioni difficili possono essere affrontate con meno difficoltà se si ritrova il proprio ritmo.
Coltivare Gratitudine ed Esplorare alternative – ‘Attivazione’
Quando si affronta una malattia o un evento che ci mette davvero in crisi e’ normale che ci siano momenti in cui ci facciamo prendere dallo sconforto e dalla paura. Difficile essere solari e positivi, anche se abitualmente è la nostra natura. In questi momenti, per quanto paia difficile, un potente strumento è la gratitudine. Ogni giorno, riflettete su ciò per cui siete grati. Concentrarsi solo sulle cose che non vanno e approfondire informazioni su un problema può influenzare negativamente sullo stato emotivo. Occorre controbilanciare anche sforzandosi di cercare prospettive positive e non arrendersi. Anche integrare il percorso con l’esplorazione di nuovi strumenti e opzioni, quelli che in quel momento sentite risuonano meglio con voi, può essere un buon carburante per uscire da uno stallo.
Il benessere è un viaggio personale e unico. Rispettiamo tutte le scelte individuali, riconoscendo la complementarità di molti approcci olistici e scientifici. Che si tratti di scoperte della ricerca scientifica, visioni del campo filosofico, studi sulla psiche umana o strumenti del passato e del presente, ogni pezzo del mosaico contribuisce al nostro benessere.
Una stessa malattia può avere più cause, su più piani e anche chi ha fatto grandi percorsi di consapevolezza non ne è esente, anzi. Come spesso amo ricordare, in campo olistico si dice che una persona guarisce ‘se deve, se vuole e se può’ e ci sono ‘guarigioni’ che avvengono nel momento del ‘passaggio’. Gli strumenti vari a disposizione della visione olistica non sostituiscono peraltro le meravigliose scoperte che la scienza ha messo a disposizione della salute del fisico. Oltre tutto, ci sono strumenti scientifici che vanno a lavorare esclusivamente sul fisico e strumenti olistici che lavorano esclusivamente su altri piani. Poi ci sono alcuni strumenti che influiscono allo stesso livello. Un giorno forse sarà naturale parlare di benessere cellulare e vitalità in una visione integrata tra scienza e spirito.
Oggi intanto il mio invito, a conclusione di questo piccolo viaggio, è di usare il discernimento per essere sempre più consapevoli di cosa davvero fa bene per voi, al di là di pregiudizi. Alcune meraviglie della ricerca scientifica, alcuni illuminanti visioni del campo filosofico, gli studi dei vari rami della psiche umana, antichi insegnamenti che parlano al cuore e all’anima, strumenti del passato e del presente che guardano al benessere dell’uomo a 360 gradi, tutto può contenere un pezzo di quel mosaico per il benessere.
Ascoltate il vostro corpo, coltivate l’amore per voi stessi e abbracciate il processo con pazienza. Una perdita, una malattia, una serie di dolori, come dei bambini chiedono attenzione, se ‘gridano’ è perché cercano di manifestare un bisogno. Ascoltiamoli e come faremmo con un bambino che piange perché vuole il latte, prepariamo il biberon ascoltando se la temperatura è giusta.
Buona ‘cura’.
Un commento
francesca
5 Febbraio 2024 a 18:26
Partendo dal fondo mi sono chiesta in questo ultimo anno cosa mi fa davvero stare bene? di cosa ho bisogno davvero per ritrovare equilibrio e serenità? Risalendo al contrario nella lettura dell’articolo mi ritrovo ad aver agito alcune cose in modo del tutto istintivo: la scrittura di un diario dove elencavo i motivi a fine giornata per cui essere grata, perche’ mi ero accorta dell’abitudine a lamentarsi di chi era intorno a me….lo stavo/sto facendo anche io? allora e’ bene apporre un correttivo ho pensato e imparare di nuovo a orientare lo sguardo su cio’ che funziona nelle nostre giornate, soverchiate dal rumore delle cattive informazioni a cui anche noi alle volte contribuiamo con geremiadi…tornare a camminare da sola nella natura con i miei pensieri e della buona musica o delle meditazioni, tagliare fuori un paio di persone tossiche nella mia vita che l’hanno funestata e ritrovarne una del passato che si e’ riaffacciata e con cui ho ritrovato la leggerezza della gioventu’ che ci ha legate….per rispondere alla domanda…tornare ad ASCOLTARSI interiormente seguendo quell’istinto che ci suggerisce come salvarci e ci indica quali sono le cose buone per noi, istinto spesso silenziato per compiacere tutto quel ruota intorno…tornare a stare bene e’ un circuito virtuoso perche’ anche chi e’ intorno a me e’ tornato a stare bene….