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Gente che segue altra gente - Sogna il mondo che vuoi ®

16 Gennaio 2023da MARINA0

Indiscriminatamente, seguendo altra gente, seguita da altra gente…l’anima resta aggrappata a un salvagente e non impara a nuotare

 

Spesso mi viene in mente il titolo di un tema svolto a scuola: “Cosa vuol dire essere cittadino del proprio tempo”.

Ci pensavo nei giorni passati osservando quanto, per ciascuno di noi, ci siano delle cose che non ci appartengono, ma con cui occorre fare i conti proprio perché presenti nel vivere quotidiano, come ad esempio al dilagare del fenomeno dei “like” e dei “follower” in modo indiscriminato.

Contemporaneamente pensavo al malessere legato talvolta nel tempo alla politica da cui “per le strade” apparentemente molti non si sentono o non si sono sentiti rappresentati. Chi a destra, chi a sinistra, chi al centro o in forme senza posizione, spesso non trova o non ha trovato corrispondenza in chi avrebbe potuto o potrebbe rappresentarlo. Ma se il malessere è dalle varie posizioni forse c’è qualcosa di più profondo da osservare. Ora però, ciò che voglio dire è che in ogni caso c’è gente che ha scelto questo o quello, o anche nessuno, e trattandosi sempre di persone che scelgono altre persone, lasciando perdere qualunque tipo di considerazione prettamente politica, ciò significa che ci sono comunque delle percentuali che vanno in una direzione rispetto all’altra, incluso il non essere rappresentati.

Al giorno d’oggi, e qui torno al concetto di aspetti di cui non si può non tener conto vivendo come cittadini del proprio tempo, imperano i like, il “seguire” personaggi, spesso con conseguenze più ampie di quanto si pensa; dal finire con l’omologarsi al cadere in un loop automatico che porta a seguire altre cose facendo perdere sempre più tempo di vita e senza mai approfondire nulla. Restano spesso solo immagini o titoli e frasi ripetute all’infinito fino a che vengono creduti la realtà. La storia, gli accadimenti, le esperienze delle persone spesso si dimenticano.

Beninteso, non c’è nulla di male nel seguire, osservare, confrontarsi, ma se per un attimo ci si immerge in certi mondi da estranei per vedere cosa succede, ci si può facilmente rendere conto che molto è un pretesto per parlare di sé, per sfogare rabbia e insoddisfazione, per non faticare a capire cosa davvero si pensa, per non correre il rischio di sentirsi fuori dal coro, etc.

Come rappresentava bene l’originale testo “Attendi al loop” di Knipe si rischia di perdersi in un loop in cui il seguire porta a smarrirsi.

Riconducendo alla nostra vita interiore ed al benessere dell’uomo invisibile in noi, proviamo per questo mese a osservare quante volte inseriamo degli automatismi nel seguire qualcuno, che si tratti di moda, bellezza, salute, cultura o altro e quanto esercitiamo il discernimento. Se abbiamo un ruolo in cui è possibile che qualcuno ci “segua”, osserviamo se stiamo alimentando ego o portafoglio o piuttosto offriamo davvero un valore.

Proviamo a seguirci nel “seguire” e a seguirci nell’”essere seguiti” quanto emergono i colori delle singole anime e quanto invece tutto si appiattisce lasciando sbiadire anche l’anima?

Come cittadini del nostro tempo proviamo a usare lo strumento dei like e dei follower con più discernimento. Seguendo altra gente, seguita da altra gente…l’anima resta aggrappata a un salvagente e non impara a nuotare. Lasciamo andare il salvagente e rischiamo di nuotare controcorrente anche se sembra di essere soli. L’anima risplenderà di nuovi colori e magari anche altre anime “seguiranno”, ma ciascuna nella propria splendida unicità.

 

 

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MARINA

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a cura di Marina Pillon