A cura di Marina Pillon
Sono trascorsi due mesi dal mio ultimo articolo. Volutamente non seguo “il mercato”, le aspettative e tutto ciò che è massivo, le correnti del momento, tutto ciò che diventa standard e porta a omologare, ma se mi segui già lo sai. Tuttavia ho lasciato aspettare due mesi anche per condividere con te una sorta di “digiuno comunicativo”.
Già, perché se certamente il virus, le medicine, i vaccini, l’inquinamento, e certi stili di alimentazione possono richiedere al fisico di dover fare una bella dieta disintossicante, la cattiva comunicazione imperante negli ultimi tempi non è da meno.
Ti sei sentito attaccato verbalmente in modo diretto o indiretto perché il tuo pensiero non è il copia incolla di quello altrui? Ebbene probabilmente è una sensazione che accomuna la maggior parte delle persone. Le paure causate dagli eventi, insieme a una veicolata cattiva comunicazione hanno intossicato le relazioni. Come uno stomaco e un intestino che hanno visto transitare regolarmente solo cibo spazzatura e poi non sono piu’ in grado di elaborare cibo sano, lo stesso è accaduto alla comunicazione. Anche non volendo un po’ ci si è intossicati tutti.
Credo sia importante quindi fare un po’ di silenzio per
disintossicarsi da tutta quella negatività
Ovviamente la vita non va in stand by quindi si continua a parlare e scrivere nella vita personale, nel lavoro, nel quotidiano. Per tornare al paragone con l’alimentazione però
sarebbe utile una sorta di “digiuno intermittente”
Prima di parlare, di commentare su un social, di inviare una mail, sarebbe utile fermarsi un attimo e valutare l’utilità, la motivazione e l’impatto di quello che si vuole portare come messaggio all’altro.
Cosa dice di noi o dell’altro quello che comunichiamo? Come mi sentirei a ricevere quel contenuto?
Anche nell’uso della tecnologia ci dovrebbe essere un po’ di disintossicazione. Ormai è uno strumento usato in modo eccessivo ed automatico.
Quanti commenti inutili o con espressioni di cattiveria nei social? Quante mail e messaggi sul lavoro con un reinoltro o rispondi a interlocutori superflui o con contenuti inutili o scarsamente efficaci?
QUAL’E’ IL PESO DELLA COMUNICAZIONE?
Non solo ciò che si vede esiste ed ha un peso. Una brutta parola, una dichiarazione offensiva, una comunicazione inutile pesano sulla psiche e pesano anche sull’ecosistema.
Qualche anno fa uno studio per l’ambiente ed il controllo energetico dimostrava come nella serie di passaggi tra l’invio e la ricezione di un messaggio vengano emessi in media 19 grammi di co2. Per avere un’idea più chiara, sembra che l’invio di 8 mail medie sia come guidare un’auto per un chilometro. Non è forse allora meglio evitare spam che consuma tempo e inquina?
Se ti sei sentito un po’ appesantito dalle tossine di un eccesso o cattiva comunicazione prova a fare un po’ di dieta anche tu. Non possiamo cambiare come gli altri comunicano, ma possiamo alleggerire noi stessi. Dopo una bella dieta potrebbe essere meno pesante gestire qualche taglio qui e là per far scorrere meglio l’energia e avere la forza di accettare quello che non è in nostro potere cambiare, ma provare a mediare là dove un margine si intravede.