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Le stagioni si ripetono ma non sono uguali - Sogna il mondo che vuoi ®

14 Novembre 2020da MARINA0

Mentre raccoglievo i rami tagliati dagli alberi ormai spogliati dalle ultime foglie autunnali, riflettevo sul periodo, su come tanto possa sembrare diverso per un certo tempo, per poi non trovare quasi un senso a tanta risonanza. Oggi si può correre per salvare vite, domani per lanciare un’impresa, poi correre per riparare alle cose non considerate. Eppure tutto ritorna, come le stagioni, ma non sono uguali. Sicuramente non le viviamo allo stesso modo. Dovremmo essere più gentili ed accoglienti con noi stessi e con gli altri, dovremmo non attaccarci troppo a un ruolo che per un po’ si riveste e non abbatterci troppo per i momenti difficili, ma siamo umani.
Riflettevo, mesi impegnativi, giornate piene continuative di formazione e aggiornamento professionale su aule con background diversi.
Sfide “alla rete”, ai tanti bisogni che da “fuori” arrivano a farsi sentire e i tanti “altrove” contemporaneamente presenti.
Sovrapposizioni e contrapposizioni di richieste, mentre le paure e le tensioni, del momento sociale difficile, rendono ancora più sfidante quell'”esserci”.
Il mondo non si sospende per ciò che capita al singolo o a una comunità. Il mondo va avanti sempre, anche quando qualcuno sta combattendo la sua battaglia per la vita, quando magari un’intera famiglia si trova ad affrontare malattia e morte, magari a distanza. Ci sono poi disagi e disturbi che isolano ancora di più, sottolineando e acuendo scelte sbagliate, ferite mai guarite, difficoltà relazionali.
Il mondo va avanti anche quando pare tutto stravolto e magari un piccolo appartamento diventa anche luogo di cura o di convivenza forzata con qualcuno che avrebbe bisogno di altro sostegno.
Il quotidiano può apparire strano mentre tra un click, una presentazione e un confronto si sentono le grida di chi non comprende cosa stai facendo, perchè da molto tempo non ricorda nemmeno più chi è.
Mantenere il punto e procedere nel quotidiano vestendo l'”abito professionale” del momento, può far sentire qualche stridio interno, soprattutto se per farlo occorre chiudere un altro canale che parla di ferite infette che si vorrebbe disinfettare, ma non è possibile.
Variegate difficoltà cognitive, personali schemi limitanti, antiche rivalità, delusioni e frustrazioni accumulate viaggiano in rete insieme a momenti di leggerezza, momenti di incredulità, difficoltà oggettive e personali e l’intento di valorizzare le differenze e la collaborazione.
La capacità di immaginare nella vita è fondamentale, qualche volta anche dove non dovrebbe servire, ma altrettanto importante è la bellezza di riuscire a sentire un sorriso, un sopracciglio alzato, un’espressione contrariata, la voglia di finire, di sfidare, la diversità dei diversi mondi attraverso una connessione virtuale.
E se a volte le cose sono difficili, richiedono sforzo, un ascolto non solo di orecchie, una delle lezioni che ci si può portare a casa è proprio l’osservazione della ricchezza della gamma delle emozioni e reazioni umane.
Oggi puoi essere in carica a un certo ruolo, ti si può chiedere di “salvare” la comunità, reggere l’emergenza per il paese e domani potresti non essere più nessuno secondo certi occhi.
Oggi potresti essere la persona migliore del mondo perché fai la scelta che avrebbero fatto loro e domani potresti essere pessima perché anche se hai cercato di fare del tuo meglio per la situazione da gestire non risponde a loro aspettative o desideri.
Il mondo va avanti, non sta a vedere quando ti trovi in cima o a valle. Le stagioni si ripetono, ma non sono uguali, perché noi siamo diversi. Scegliamo abiti di gentilezza e accessori di armonia per viaggiare, anche in rete.

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MARINA

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a cura di Marina Pillon