Hai pianificato al meglio le tue giornate, correndo tra gli impegni famigliari, lavorativi, le emergenze quotidiane che si accavallano e credi di tirare un sospiro di sollievo. Poi capita qualcosa che non era prevedibile, che magari viene anche esasperato nutrendo le paure sociali e la disabitudine al pensiero autonomo e di buon senso e ti trovi davanti a una sorta di castello di carta che crolla.
Puoi reagire minimizzando o negando perché nel profondo credi non sapresti affrontare la situazione, magari invece sei tra quelli che, anche prima, drammatizzavano ogni aspetto della propria vita. Potresti infine essere tra quelli che cercano di affrontare con equilibrio e calma la situazione, pur non sottovalutando le circostanze e gli impatti su di te e in generale l’ambiente.
Si, quando capita un evento traumatico, o comunque qualcosa di forte e non sotto il tuo controllo, il tuo sistema biologico ha molti modi in cui cerca di rispondere all’esperienza.
Se si tratta di un evento che impatta tutta la società allora ecco che ogni piccolo attrito, ogni cosa che prima era fastidioso, ma tollerabile, acquisisce dimensioni diverse.
In questi momenti c’e’ una grande opportunità di apprendimento su se stessi: quanto siamo maturi e capaci di non reagire, di non farci travolgere?
Qualche giorno fa, mentre trattavo il tema delle radici , del nutrimento e della sopravvivenza, il pensiero è andato a quella paura irrazionale che in alcune città ha portato la gente a svuotare i supermercati di cibo, oltre che le farmacie di disinfettanti. Poi ieri leggo dell’assalto ai treni per scappare da una regione ad un’altra. Non stiamo parlando di una situazione grave come quella dove uomini, donne e bambini fuggono dalla miseria e dagli orrori della guerra.
Eppure quella paura della sopravvivenza, del confine da difendere verso l’altro è la stessa che spesso rende in prigione noi stessi. Ci sono molte situazioni in cui potremmo vivere meglio, ma tutta la nostra attenzione è indirizzata verso la bassa vibrazione per la paura.
Cosa nutriamo noi abitualmente? Quanto impattano le scelte dettate dalla paura? E in casi di emergenza?
Se abitualmente, spesso con falsi alibi, non riusciamo a nutrire il nostro bambino interiore, se non siamo noi a prenderci cura di noi stessi, sarà difficile che ciò avvenga fuori e che nei momenti di emergenza siamo in grado di fare meglio.
Prendersi del tempo per ascoltarsi, per riconoscere eventuali paure o dolori, anche antichi, accettare la propria sofferenza o solitudine, consentirsi di vedere in se stessi un lato di fragilità può in realtà aiutare a ripartire più forti perché più integri. Imparare a contattare le nostre ferite poco alla volta ci permette di affrontarle senza esserne devastati come una diga in piena. Essere in contatto con il nostro dolore inoltre ci rende più capaci di provare compassione per gli altri.
A volte non ci viene dato il tempo per elaborare uno shock o fronteggiare un’emergenza, per fortuna il sistema uomo è meraviglioso e capace di grandi imprese. Aiutarlo esercitandosi ogni giorno a trovare qualche minuto per se stessi, per il proprio riequilibrio è un ottimo investimento.
Secondo la cristalloterapia, la pirite sembra aiutare a prendere coscienza dei propri lati nascosti, delle cause alla base dei conflitti e dei quadri clinici poco chiari. Portando luce sulle zone d’ombra quindi risulta più facile integrarle ed eliminare quei comportamenti poco ecologici.
Osserva se hai uno spazio sicuro e personale ed un tempo per dedicarti ogni giorno qualche minuto per rielaborare le esperienze e stemperare magari una giornata “bollente”.
Prova a meditare su questo bellissimo cuore di pirite. Ci sono parti che sono state scalfite, ma resta splendido nella sua interezza e bagliore.
Dopo esserti assicurato che nessuno ti disturbi per il tempo che vorrai dedicarti (bastano anche solo 10 minuti) siediti in una posizione comoda, con la schiena dritta, Chiudi gli occhi ed ascolta le sensazioni interne ed esterne. Fai tre profondi respiri e porta le mani al centro del tuo petto una sopra l’altra, come se portassi idealmente le qualità positive del cuore di pirite dentro di te, con sole conseguenze positive. Come se ti connettessi a un vecchio maestro che diffonde la sua saggezza e luce diffondendo tranquillità e benessere in ogni parte attraverso il nutrimento del corpo e dello spirito. Poi appoggia le mani sulle gambe ed ascolta nuovamente le sensazioni dentro di te. Dopo qualche istante inizia a respirare consapevolmente con attenzione alle varie fasi della respirazione: inspirazione, espirazione e le fasi di pausa tra una fase e l’altra. Resta in ascolto di ciò che emerge e immagina di allentare le tensioni mentre lasci che il respiro fluisca fuori. Come ogni campione anche tu hai punti deboli e punti di forza, elementi ed esperienze che possono sostenerti o creare difficoltà. Riconoscerli ed accoglierli pian piano può permettere di trovare modi più efficaci di reagire anche ad esperienze che possono essere vissute come ingiustizie o shock. Respira in armonia, corpo e mente.