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Se non sei una mosca evita la spazzatura! - Sogna il mondo che vuoi ®

28 Dicembre 2018da MARINA0

Ci sono momenti della vita in cui pare davvero difficile riuscire a sorridere e mantenersi sereni e centrati.

Può trattarsi di eventi particolari, come una separazione, un lutto, un licenziamento, un periodo di mobbing, la battaglia con una malattia importante, una perdita economica che crea difficoltà in tutta la famiglia o ancora essere presi di mira da persone non equilibrate e sane con varie conseguenze.

Per qualcuno le prove possono partire fin dall’infanzia, magari proprio laddove ci si aspetta di essere protetti e al sicuro. Per qualcuno quegli eventi resteranno in silenzio fino alla morte, qualcuno riesce ad elaborarli completamente, altri passano il tempo a vedere le ferite in fase di rimarginazione continuamente riaperte da attacchi di ignoranza, stupidità e cattiveria di qualcuno o inefficienza di certi servizi.

Un ulteriore problema, quando si tratta di situazioni che riguardano episodi e comportamenti non sani in famiglia o che coinvolgono persone importanti, è la ferita ulteriore inferta, da vari attori, da chi vuole negare per le apparenze, per paura, per ignoranza.

Motivi di sofferenza e ferite emotive potrebbero essere infiniti, dai più gravi ai più banali, che in ogni caso la persona sente come un disagio.

Per chi crede nel motto “morto io, morti tutti e poi più nulla”, nessun “paradiso o inferno”, nessuna reincarnazione,  tutto ciò che farà, si gusterà o distruggerà nella vita forse potrebbe essere semplicemente parte di un gioco, chissà.

Per chi crede, in varie forme, in cicli di vite in cui, in qualche modo ci si porta dietro l’eredità delle esperienze apprese, le azioni positive e quelle negative, forse cercherà di portare in parte attenzione al bagaglio che si sta portando dietro e che sta accumulando.

Per entrambe le categorie, ogni evento difficile porterà comunque in questa vita un risultato diverso a seconda di come avrà reagito ad esso.

Quindi, che tu creda in una o più vite, se qualcuno ti ha ferito, ti ha insultato, ti ha incolpato di quelle che in realtà sono le sue incapacità, ti ha chiesto aiuto per poi accusarti dell’opposto, ti ha trattato come un oggetto o una proprietà, ti ha fatto sentire sbagliato, cattivo, inadeguato come figlio o compagno o genitore per quelle che erano suoi problemi, ti ha sbeffeggiato proprio per quelli che tu ritieni i tuoi punti di forza, facendoti sentire debole, perché non sa esprimere le sue di capacità,ti ha portato via l’innocenza, la gioia, il tempo o denaro e altre risorse, perché è un pozzo senza fondo, aumenta il “tiro” perché stupito che non resti più a prenderle o a risolvergli i problemi come hai sempre fatto, ti ha portato via la speranza, deludendoti ogni volta, ricorda che tutto questo è solo “immondizia”.

In casa tua non fai la collezione di immondizia immagino, giusto? Quindi, a seconda della quantità di immondizia che cercano di smaltire da te, comprendi cosa c’e’ in quell’esperienza, permettiti di ascoltare ciò che provi, fosse anche una rabbia o una tristezza profonde, ma poi butta fuori quell’immondizia.

Non abbiamo alcun potere sulla produzione di immondizia altrui, possiamo però attrezzarci affinché non continuino a buttarne troppa nei nostri bidoni, ma soprattutto non dobbiamo fare collezione dei bidoni nostri o altrui.

Soprattutto se si sta vivendo ancora un momento difficile e qualcuno sembra particolarmente interessato a produrre immondizia da svuotarci addosso, cerchiamo di spostarci un po’ più in alto e occupiamoci più che mai di mantenere pulita la nostra casa e il nostro giardino interiori.

Se per un tempo, più o meno lungo, hai permesso che si accumulassero immondizia e tossine nella tua vita e nel tuo corpo perché ti sei fatto rubare energia e tempo, riprenditeli non facendoteli più rubare, facendo tua l’esperienza e lavorando per un ambiente ecologico.

Non restare ancorato a quelle sofferenze, anche se riguardano qualcuno importante, come un ex o un genitore, affronta le tue ferite, anche se senti un grosso vuoto che temi sarebbe peggio se lo lasciassi andare, se credi fatti accompagnare da uno specialista come uno psicologo o altro, ma non restare in quella battaglia che certi personaggi continuano ad alimentare, perché di questo si nutrono.

Non preoccuparti di cosa diranno certe persone, potresti stupirti di come alcuni riescano a negare persino l’evidenza e dichiarare di essere stati investiti da un tornado, quando un semplice soffio di vento ha scomposto i capelli. Qualcuno poi non sa come stanno le cose, ma se anche lo sapesse non cambierebbe nulla. Non perdere tempo a giustificarti.

Lo so che a volte è difficile e pare dover ricominciare da zero con decisamente meno risorse, ma scegli di non stare al gioco. Decidi che è arrivato il momento di metterti “al primo posto” nelle tue priorità, coccola il tuo bambino interiore e le sue ferite, prendi in mano la tua vita.

Scegli  di fare compostaggio e smaltimento regolare, scegli trasformazione e crescita, scegli la bellezza.

Insomma: se non sei una mosca, evita la spazzatura!

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MARINA

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a cura di Marina Pillon