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Indovina che porti in tavola - Sogna il mondo che vuoi ®

1 Novembre 2018da MARINA

 

“Ho dei gusti semplicissimi; mi accontento sempre del meglio”  (Oscar Wilde)

Cos’è per voi il meglio? Senza voler aprire discussioni, che dividono vegetariani o vegani puri dagli amanti della “bistecca”, o tanto meno approfondire i contenuti nutrizionali degli alimenti, mi sento però di fare con voi una riflessione su un aspetto tanto importante della nostra vita.

Credo che un po’ tutti potrebbero essere d’accordo sul fatto che sia importante cercare di mangiare “bene”, ma cosa significa per ciascuno mangiare bene? Soprattutto, quanto è difficile mangiare “bene”?

Lasciando stare inquinamento e “cibo spazzatura”, ci sono adulti che corrono dietro ai mille impegni quotidiani, ragazzi appesantiti da eccesso di studio e attività, o al contrario abbandonati alla pigrizia, giovani e adulti che si confrontano con problemi di tempo, organizzativi, gusti differenti, metabolismo e necessità diverse.

Se già e’ difficile gestirsi da soli, quando si tratta, giorno dopo giorno, di trovare il modo di offrire alimentazione equilibrata, nutriente e, non ultima, gradita a tutta la famiglia la cosa si fa complicata.

Non è mia intenzione nemmeno approfondire il tema economico, ma certo mangiare sano e bene ha un  impatto non indifferente anche sul portafoglio.

Fondamentalmente, ascoltando conversazioni in giro, leggendo i risultati di alcune ricerche, osservando il sovrappeso o gli scompensi tanto diffusi, spesso legati a scarsa attività fisica e alimentazione non equilibrata, purtroppo spesso anche nei giovani, il mio intento è un invito ad osservarsi nel proprio rapporto con il cibo.

Quando tu o i tuoi figli, se sei genitore, mangiate in un certo modo, certi alimenti piuttosto che altri cosa cambia? Quando dedichi più tempo a cucinare o mangiare cibi il più possibile naturali e privi di conservanti, quando usi certe pentole piuttosto che altre, quando mangi cena entro una certa ora, quando presti attenzione ad alternare gli alimenti ed i relativi nutrienti, quando invece di preparare qualcosa “alla veloce” o “che riempia”, cosa cambia?

Tutto ciò che introduciamo dentro di noi, pensieri, emozioni, cibo, interagiscono con i nostri corpi. Stomaco e intestino, ormai argomento tanto di moda di cui non faticherete a trovare infiniti trattati di dettaglio, elaborano ciò che portiamo dentro o i nostri figli porteranno dentro di loro per trasformarne i contenuti.

Andare a dormire con pensieri, preoccupazioni, cibo poco sano, o magari poco sano per noi, ci farà probabilmente dormire male.  Hai notato che quando mangi alcuni alimenti ti senti più debole o per esempio ti raffreddi più facilmente?

“Nell’alimento il medicamento” si dice. Certo non dobbiamo o possiamo essere tutti nutrizionisti esperti, ma informarsi al giorno d’oggi è ancora più importante ed è possibile, alla portata di tutti, osservarsi, ascoltarsi anche partendo dal cibo.

In ultimo, ma non per importanza, riconosciamo quale atto di amore ci mette la mamma, il papà o quella persona che si prende cura di noi, ogni giorno, pensando, scegliendo e cucinandoci quel pasto che ci nutrirà. Se poi siamo noi a cucinare, facciamolo con consapevolezza e amore. Perché l’amore si può manifestare anche in modo molto concreto, attraverso lo scegliere con cura, cucinare, offrire qualcosa che nutra se stessi o l’altro mentre cresce, vive, soffre, ama.

 

Ti aspetto al prossimo appuntamento

Sognailmondochevuoi®

 

 

 

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MARINA

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a cura di Marina Pillon