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Il teatro e la vita: imbarazzo e vergogna - Sogna il mondo che vuoi ®

17 Gennaio 2017da MARINA0

A tutti è capitato almeno una volta nella vita di assistere o vivere personalmente un’esperienza che ha lasciato imbarazzati e con un senso di vergogna. Può essersi trattato di qualcosa che dall’esterno ha dato un certo riscontro penalizzante, può essere qualcosa in cui ci siamo immaginati che qualcuno avrebbe potuto giudicarci in modo negativo o potrebbe anche solo essere qualcosa di imbarazzante ai nostri stessi occhi, secondo le nostre aspettative. Sempre comunque, o quasi, quando si parla di imbarazzo vergogna si parla di un demone che combatte contro la stima che abbiamo di noi stessi, un demone che si scatena nel terzo chakra in prossimità dello stomaco. In quella parte del corpo che è anche sede di potere, volontà ed energia ecco che il fluire subisce una sorta di blocco, di “inversione di marcia” e proprio dal centro del nostro corpo anziché emanare tutta la nostra potenza ci sentiamo indeboliti, bloccati, limitati. Se non ci troviamo in presenza di eventi traumatici gravi o comunque di una personalità fortemente colpita come potrebbe risultare dal monologo “Ritratto di Madonna ” quegli stessi eventi possono essere elaborati. Il potere di esprimere se stessi, di manifestare le proprie qualità, il “potere di Sé” passa anche dalla capacità di affrontare la realtà, di fare esperienza di fallimenti o situazioni difficili, critiche, inattese, sfidanti e integrandone gli insegnamenti andare avanti più forti.
Forse, la cosa più folle è credere che i grandi amori, le grandi imprese, i grandi successi, le grandi scoperte, come tutte le vite pienamente vissute, non abbiano incontrato momenti bui e di salita. In realtà aver accettato e conosciuto anche parti più umane e vulnerabili di noi stessi, non arrendendosi, è proprio ciò che dal lato opposto della vergogna, ma sempre nel centro del terzo chakra, ci può portare verso una maggior stima di noi stessi e un senso di successo anche verso il mondo per la capacità di essere resilienti alle prove che affrontiamo.

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MARINA

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a cura di Marina Pillon