ASSE – METALLO/ARIA – ennea fase SCETTICO
Ieri mattina, mentre in auto stavo recandomi al lavoro, pensavo alla grande distanza che così sovente si trova tra un messaggio ufficiale dichiarato (di marketing, pubblicitario, politico, direttivo, di comunicazione, di apparenti intenti e valori, personale,etc..) e QUELLO CHE IN REALTA’ SI CELA DIETRO, con tutte le conseguenze che stavo osservando in questo periodo. Nel bel mezzo di questa riflessione in radio viene proposta una lettura che lo speaker, con altre parole, consiglia anche per le implicazioni positive nella propria “crescita” e visione della vita: “Don Chisciotte de la Mancia”. Credo che TUTTI ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA CI SIAMO SENTITI DARE (o abbiamo dato) DEL DON CHISCIOTTE con l’invito a non combattere con i mulini a vento. Ma per chi non la conosce, mi permetto di sintetizzare, si tratta di una grande opera in cui il contenuto ricco di satira e follia mette proprio in risalto la dimensione tragica della distanza tra le azioni/cose e le parole.
Vi è mai capitato di sentire che il progetto in cui mettevate tanta energia e che vi sembrava dovesse essere così anche per gli altri, come dicevano, in realtà era continuamente contrastato? Vi è mai capitato di sentire che pur parte di un progetto comune sembrava che i COMPORTAMENTI ALTRUI fossero BEN DIVERSI DALLE DICHIARAZIONI DI INTENTI?Vi è mai capitato di vivere un momento della vostra vita, un ambito specifico magari, apparentemente legato a obiettivi comuni/sociali/etici, ricchi di valore, con intensità e passione ed essere penalizzati e magari con grande stupore non solo ostacolati, ma addirittura “puniti”? C’E’ QUALCOSA SOTTO?
Se pur ridimensionando le parole sopra avete risposto almeno un sì, se vi risuonano le parole responsabilità, prudenza, sicurezza , lealtà, allora vi è capitato di sentirvi uno “scettico”, di aver preso consapevolezza che le cose possono essere certamente viste da più punti di vista diversi, ma a volte anche volutamente raccontate in modo diverso (che siano falsità che raccontano gli altri o che ci raccontiamo noi stessi).
Se viviamo un momento di delusione e tristezza “dalla vita” , un pizzico di fuoco (stress in manager- fuoco domina aria) di “follia immaginativa” per rifiutare la volgarità e la bassezza del reale, facendo attenzione a non divenire a propria volta falsi o servili, possono aiutare a “BRUCIARE CERTE AMBIGUITA’” e “REINCORNICIARE CORRETTAMENTE” le situazioni.
Ci si può poi far “nutrire e contenere” dalla “terra” e una volta ricaricati e divenuti ancora più maturi grazie a questa esperienza MUOVERSI VERSO LA PROPRIA NUOVA ECCELLENZA .
Un “Artu’” (uomo o donna) che ha IMPARATO A VEDERE sempre più COSA C’E’ DIETRO le cose e le persone, che magari FARA’ FINTA DI NIENTE, ma PER POTER CONTINUARE A VIVERE NEL MONDO (ma non ad essere del mondo) E LAVORARE PER CREARE UN GIORNO LA PROPRIA “CAMELOT”.
Un punto di attenzione di questa “sfumatura di grigio metallo”, interpretata dallo scettico è il rischio di procrastinare troppo, fino a quando è troppo tardi o, nella versione “contro fobica” (immaginatevi un personaggio alla “Dottor House”), lanciarsi in continue situazioni di rischio per esorcizzare la paura, senza realmente riuscirci. Magari è cresciuto in un ambiente violento e imprevedibile o quanto meno distaccato, potrebbe essere stato punito senza motivo e si è quindi allenato da sempre a ricercare pericoli trucchi e falsità per cercare di proteggersi.
In questo modo egli ha creato una versione di “Camelot” in cui necessariamente c’e’ dell’ombra (perche’ l’attira) pronto ad attaccare un nemico, sia esso la “perfida strega del nord” che trascina nella sua megalomane follia distruttiva tutto ciò che incrocia, “l’anaffettivo, materialista figlio Mordred” che cercherà di rubargli il regno fino ad ucciderlo, o anche solo tutti i “nemici dei regni confinanti “ che cercheranno di depredare tutte le sue risorse anziché apprendere a governare come lui o trovare degli accordi che estendano le meraviglie di Camelot ovunque.
Occorre quindi far tesoro delle qualità che l’enneatipo suggerisce (respons abilità e ..un occhio sempre aperto 
), ma imparare e sforzarsi di avere fede nella benevolenza della vita.
Concludo con un messaggio in stile “sciamanico” visto che in questi giorni tanti animali stanno facendomi visita (grazie, grazie, grazie):
Come fanno le cornacchie, cari e care Artù, guardate le cose prima con un occhio e poi con quello “strabico che fa vedere in modo diverso”, poi mettete da parte un attimo la paura, abbiate il coraggio di dire ad alta voce la verità, scoprite il vostro “sogno”, fidatevi della vostra guida interiore e preparatevi per divenire ciò che siete destinati da sempre.
Sognailmondochevuoi®
